Chi conosce Luca Canali lo ricorda sempre solo come latinista e traduttore. Quasi nessuno sa, invece, che una ricca parte della sua produzione consiste nella narrativa originale in italiano.
Validissimo latinista e traduttore di grandi autori della classicità romana (tra cui Lucrezio, Petronio e Virgilio), Canali si dimostra anche un interessante e variegato autore di narrativa: dal 1981 pubblica romanzi e raccolte di racconti, in cui coniuga con armonia esperienze autobiografiche e conoscenze letterarie.
I suoi testi, come Autobiografia di un baro e Potresti averli già incontrati a una fermata d'autobus, sono storie di fobie, depressioni, incomunicabilità, ma anche di ricerche, amori non corrisposti, sesso crudo e spoetizzato. Tutto questo all'ombra della migliore classicità: la giovane donna irretita è una Venere Callipigia, le scene sono dense di epica tragicità, in ogni pagina si incontrano parole dal sapore antico e soluzioni sintattiche degne del più elaborato Cicerone.
Canali è un piacevolissimo esempio di come la letteratura odierna possa ancora attingere dagli spunti del passato e rielaborarli per mezzo delle tecniche letterarie più attuali e del vissuto personale dell'autore.
I suoi racconti sono consigliati a tutti quelli che vogliono conoscere a tutto tondo il grande traduttore oppure a chi vuole assaporare un lato inedito della latinità.